Notizie dallo Zambia
Ogni piccolo contributo, apparentemente insignificante, ha dato speranza e sostegno alle persone che abbiamo deciso di aiutare nei nostri Progetti.
Dicembre 2022
A tutti e tutte che da anni seguono Gli Amici dello Zambia va il nostro saluto e la nostra
riconoscenza. Ogni piccolo contributo, apparentemente insignificante, ha dato speranza e sostegno alle persone che abbiamo deciso di aiutare nei nostri Progetti.
Alcuni aggiornamenti ci aiuteranno a fare il punto della situazione così che ognuno, secondo le proprie possibilità, possa liberamente porre il proprio seme affinché, anche per loro, l'Albero della vita possa dare frutti buoni.
Se per noi la situazione è difficile per via del Covid, per la guerra in Ucraina e per le nostre personali sofferenze, in Zambia le difficoltà sono immense. L'economia sta avendo un tracollo perché tutto è aumentato specialmente il prezzo del carburante. Per il paese è un elemento centrale perché è proprio questo combustibile a guidare l'economia: registrare questo aumento drastico non promette nulla di buono e come una reazione a catena, tutti i prezzi aumentano. Per esempio se poco tempo fa un sacco di fertilizzante costava 650 Kwacha (moneta locale) adesso per lo stesso sacco ce ne vogliono 1200. Questo dato arresta la circolarità del denaro ed i poveri diventano sempre più poveri. Pochi sono coloro che potranno acquistare il fertilizzante e dunque, anche se dovesse esserci una stagione delle piogge favorevoli, rimarrebbe il fatto che sarà difficile reggere i costi di coltura del grano.
Da un punto di vista sanitario sappiamo che per gli abitanti di queste terre non è il Covid a spaventare ma tutte le malattie di cui sono soggetti da sempre proprio per l' incuria dello stile di vita e della mancanza di cure sanitarie di base.
Queste sono notizie generali che portano conseguenze anche per i nostri Progetti eppure siamo in grado di comunicare qualche buona notizia proprio grazie al contributo di chi tra voi ha scelto di aiutare queste persone. Suor Miriam che segue l'Home Village ci comunica che i ragazzi e ragazze stanno bene e sono ansiosi di iniziare a fare il Presepe nel loro villaggio. Questo per loro è il senso del Natale, è il regalo che si scambieranno: il bene che si riceve facendo attività insieme.
Da loro dovremmo imparare questo senso del bene collettivo perché sappiamo che il "benessere" economico individuale non è riuscito mai a darci felicità se non è condiviso. Abbiamo messo mano alla scuola di Solobon costruendo quella parte di recinzione che era crollata. La nuova è stata costruita con dei pilastri di rinforzo in cemento armato. Servono ancora fondi per il rifacimento di un altro lato che rischia di crollare. La scuola è centrale in ogni cultura, dice infatti Nelson Mandela: "La cultura è l'arma più potente per cambiare il mondo" per questo in tutti questi anni la nostra cura si è orientata alle strutture scolastiche. Se una economia non ha come priorità la sanità e la cultura rischia di costruire uomini e donne, magari con tante ricchezze materiali, ma profondamente infelici. Anche per noi è una lezione di vita stare accanto a queste storie che riguardano questo Paese perché sebbene lontano ci aiutano a trovare quello stile di vita sobrio che può aiutarci a sopportare e benedire la vita. E' la solidarietà a portare felicità nelle nostre case: in questo Natale attraverso l'acquisto dei prodotti dello Zambia nei mercatini, attraverso una piccola offerta o un sostegno a distanza porteremo senso nella nostra vita e in quella dei nostri amici zambiani. Ed allora sarà un Buon Natale per tutti e per tutte, una nascita di speranza.
Questo è il regalo di Natale più bello che possiamo dare e ricevere.