CONGO AFRICA

Da diversi anni ormai nel centro salesiano Don Bosco Ngangi a Goma vive e opera la nostra volontaria del VIS Monica Corna. Attraverso la sua testimonianza e il suo lavoro in questi anni abbiamo potuto verificare gli orrori della guerra e il dramma di un Paese in balia di guerre civili e regimi autoritari.

Contesto geo-politico:

Goma si trova nella regione del Nord-Kivu situata nella RDC orientale, teatro di eventi catastrofici, sia politicamente che socialmente. Le ondate di conflitti si ripetono ciclicamente da più di 20 anni, rendendo la regione una delle più instabili dell'Africa, iniziate nel 1994 con il genocidio nella regione confinante del Ruanda, che ha causato massicci spostamenti della popolazione in questa zona di confine. La presenza della missione delle Nazioni Unite dal 1999, non è stata accompagnata dal rispetto degli accordi di pace. A seguito di scontri tra le FARDC (Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo) e vari gruppi armati, la situazione umanitaria nella regione rimane oggi allarmante. I civili soffrono di continui massacri, saccheggi, sfollamenti forzati, violenze sessuali, reclutamento di bambini soldato, etc. Gli ultimi scontri tra le FARDC e M23, che hanno avuto inizio il 21 Agosto 2013, a Kibati, nel nord di Goma causarono la morte di una dozzina di civili e molti altri feriti. L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) stima inoltre che dall'inizio di gennaio 2016 sono 7,5 milioni le persone nella Repubblica Democratica del Congo (9% della popolazione) che necessitano di cibo e di altre forme di aiuti umanitari e 1,5 milioni sono le persone sfollate nelle province orientali, di cui circa 600.000 si trovano nel Nord Kivu, numero destinato ad aumentare, a causa dell'instabilità dei paesi confinanti, come il Sud Sudan. La RDC è un paese ricco di risorse naturali e minerali, ma la ricchezza resta nelle tasche di poche persone, e la maggior parte della popolazione vive come meno di un dollaro al giorno. Lo sfruttamento delle risorse naturali è gestito da diversi gruppi armati, multinazionali, paesi esteri, e politici locali. Questa catena di elementi provoca gravi conseguenze nella vita sociale, culturale, economica e l'insicurezza e l'esodo rurale della popolazione non consentono lo sfruttamento dei campi e quindi limitano le potenzialità del commercio: la quantità di prodotto diminuisce e aumentano i prezzi. Questi indicatori sono indicativi di un peggioramento della crisi alimentare, soprattutto data l'attuale situazione politica in questa area geografica. Secondo l"UNDP la RDC si classifica 176 ° nell' Indice di Sviluppo Umano su 187 paesi in tutto il mondo ed è una delle aree più vulnerabili del mondo

Protezione dell'Infanzia:

Nel Nord-Kivu circa l'80% dei bambini vive in circostanze difficili. Ogni anno circa 50.000 bambini sono vittime di abuso, sfruttamento economico (bambini lavoratori), sfruttamento sessuale (nei bordelli), vittime della manipolazione politica (i bambini associati a forze e gruppi armati, bambini di strada e/o in conflitto con la legge) e vittime di abusi sociali (bambini accusati di stregoneria, bambini provenienti da famiglie vulnerabili), etc. La situazione politica e socio-economica è in continuo degrado e la mancanza di prevenzione e di dispositivi di mitigazione del rischio aumentano il loro livello di vulnerabilità. Ridotta è la capacità economica delle famiglie (la percentuale di popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà è del 59% in RDC) e molte di loro non sono più in grado di garantire le esigenze di base dei propri figli.

La Scuola del Centro Don Bosco Ngangi è riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione come scuola cattolica. Il Centro ha ospitato dalla sua apertura circa 49.000 giovani, di cui 4500 sono stati riunificati con le loro famiglie. Attualmente supporta circa 4089 bambini in condizioni di estrema vulnerabilità (bambini di strada, bambini associati alle forze e gruppi armati, gli orfani di guerra e l'AIDS, sfollati, vittime di violenza sessuale, le madri, minori non accompagnati, bambini vulnerabili e 450 famiglie vulnerabili di Goma attraverso servizi di micro-credito, assistenza medica gratuita e offre servizi di formazione nelle imprese per vedove, ragazze-madri e / o giovani vulnerabili.

Il Centro DBNG dispone di diverse antenne per la protezione e la cura dei bambini in difficoltà:

Casa Gahinja: centro di prima accoglienza per bambini di strada e di recupero scolastico;

• Casa Marguerite: un rifugio per ragazze madri, ragazze che hanno subito abusi e violenze sessuali e ragazze di strada;

• Casa Ushindi A e B: centro di assistenza all'infanzia per bambini orfani e/o non accompagnati da 0-6 anni e bambine da 0 -14;

• Casa Kizito Bakanja: centro di accoglienza per i ragazzi tra i 7-18 anni (bambini vulnerabili, ex bambini soldato, ecc).

Gli obiettivi del Centro DBNG sono:

• Protezione dei minori non accompagnati, vulnerabili e a rischio di esclusione sociale, attraverso le case di accoglienza in diverse strutture e supporto psico-sociale fornito dall' equipe sociale formata da uno psicologo e diversi operatori sociali;

• Sostegno alle famiglie più deboli attraverso l'assistenza medica gratuita (da parte del gruppo di medici della clinica del Centro Don Bosco), la formazione in diversi mestieri per giovani vulnerabili e accesso ai servizi di micro-credito attraverso l'Ufficio del Lavoro e l'Ufficio del Micro-credito;

• Il ricongiungimento familiare per garantire la reintegrazione nella famiglia e nella comunità di origine dei bambini abbandonati. Questo obiettivo viene perseguito attraverso il supporto di attività generatrici di reddito messe a disposizione per le famiglie dei bambini;

• Istruzione e formazione primaria, secondaria e professionale, per promuovere il reinserimento socio-economico sostenibile dei giovani vulnerabili.

Maison Gahinja è un Centro di accoglienza per i bambini che vivono nelle strade (figli di famiglie separate, bambini accusati di stregoneria, bambini che provengono da famiglie povere, orfani, bambini non accompagnati rilasciati dalle forze armate, ecc) e offre corsi di recupero (CRS) scolastico per bambini interni e provenienti dai quartieri limitrofi. I corsi di recupero scolastico permettono di recuperare in tre anni i sei anni della scuola elementare.

Migliorare l'accoglienza dei bambini di strada, orfani e bambini a rischio di reclutamento, accolti nella Maison Gahinja del Centro Don Bosco, a Goma, RD Congo



Titolo del microprogetto: Migliorare l'accoglienza dei bambini di strada, orfani e bambini che vivono sulla strada a rischio di essere reclutati dalle forze armate, accolti nella Maison Gahinja del Centro Don Bosco, a Goma, RD Congo

Luogo: Maison Gahinja del Centro Don Bosco, a Goma, RD Congo

Beneficiari diretti: Figli di famiglie separate, bambini accusati di stregoneria, bambini che provengono da famiglie povere, orfani, bambini non accompagnati e bambini che vivono sulla strada a rischio di essere reclutati dalle forze armate, 6 femmine e 234 maschi.

Beneficiari indiretti Numero di bambini scolarizzati a Gahinja: 98 femmine e 244 maschi

Costo del progetto: € 3870

Controparte: Centre des Jeunes Don Bosco Ngangi - Goma,

Referente per la proposta: Loco:

Monica Corna: monycorna@yahoo.fr   

Contributo totale al progetto 3.870,00 euro